Leonardo arriva a Milano, alla corte di Ludovico il Moro, nel 1482.
Trentenne, biondo, raffinato, ha inviato precedentemente al signore di Milano una lettera quale auto raccomandazione per mettere in luce i propri talenti:
“Secondo la varietà de’ casi, componerò varie e infinite cose da offendere e difendere. Ho modi de ponti leggerissimi e forti, facili e comodi da levare e porre, e modi de ardere e disfare quelli de l’inimico.” Ecco Leonardo costruttore militare.
“In tempo di pace credo di satisfare benissimo in architectura, conducerò in scultura di marmore, similiter in pictura ciò che si possa fare a paragone di omni altro. E sia chi vole”.
La sua assunzione presso la corte avrà un esito clamoroso.
Opere di edilizia, di idraulica, di difesa; studi di anatomia, di fisica, di scienze naturali, e matematica, e geometria.
Poi Leonardo pittore. Il Cenacolo innanzitutto. Di cui ci racconta Matteo Bandello, ospite dodicenne dello zio priore dei monaci di Santa Maria delle Grazie:
“A giorni non lasciava il pennello nemmeno per mangiare o per bere, dal nascente sole sino all’imbrunita sera; ma l’ho anco veduto, secondo il capriccio o il ghiribizzo, pigliare il pennello, una o due pennellate dare ad una delle figure e subito partirsi et andare altrove”.
Per la corte del Moro dipingerà la Sala delle Asse con il celebre pergolato, singolare per ideazione e fattura; e la donna del cuore del suo signore, la giovanissima amante Cecilia Gallerani, verrà immortalata a raggiungere i secoli futuri nel dipinto de “La dama con l’ermellino”.
Straordinario coreografo, costumista, regista di feste sontuose e fiabesche, su tutte la “Festa del Paradiso” nella gran Sala Verde del Castello in onore di Gian Galeazzo, nipote del Moro, e della consorte Isabella d’Aragona. Indimenticabile la sera del 13 gennaio 1490 con rappresentazioni mimate, danze, i costumi di Isabella, Gian Galeazzo e Ludovico disegnati da Leonardo. E lo scenario del Paradiso: una mezza sfera tutta d’oro, grandissimo numero di lumi ad evocare stelle e pianeti.
Milano e Leonardo. Anni leggendari.