Che giornata ieri, 20 maggio 1930.
Una cerimonia molto importante, l’inaugurazione del Planetario!
Alla presenza del capo del Governo Benito Mussolini, del Podestà di Milano duca Marcello Visconti di Modrone, del professor Emilio Bianchi già Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera e responsabile del nuovissimo progetto, dell’architetto Piero Portaluppi che ha progettato l’edificio sorto sul terreno donato da Milano nei Giardini di Porta Venezia.
E naturalmente lui, l’editore svizzero naturalizzato italiano Ulrico Hoepli che ha regalato il Planetario alla città, dicendo durante il suo discorso:
“Alla generosa Milano, mia patria d’adozione, con animo riconoscente dono il Planetario”
Da ragazzo in Svizzera era stato garzone presso una libreria, poi si era trasferito in Germania, in seguito al Cairo.
Infine a Milano rileva la libreria in Galleria de Cristoforis e la trasforma in punto di riferimento della colta borghesia milanese. Ama Milano, riamato dal capoluogo lombardo che lo aiuta a diventare un editore di successo per ben 61 anni di attività editoriale. Abiterà sino alla morte in Via XX Settembre 2.
Il Planetario. La grande cupola, sulla cui base c’è il profilo di Milano, è la volta celeste sulla quale uno straordinario strumento proietta l’affascinante moto degli astri e i loro movimenti. Uno strumento costosissimo, Hoepli unico acquirente privato ad acquistarlo dalla Zeiss in Germania.
Sarà il cuore dell’attività didattica e divulgativa relativa all’astronomia, da questo mese di maggio 1930 e per le generazioni future!
A Ulrico Hoepli verrà intitolato l’Asteroide 8111 Hoepli