L’amore deve fare rima con rispetto, stima, libertà, ascolto, condivisione.
Quale amore può fare fare rima con prepotenza, sopraffazione, controllo, violenza fisica o psicologica?
Quello che amore non è. Punto.
Qualcosa che ha a che fare con la volontà di dominio, con il credersi padroni della vita di un’altra persona, con la furia di fronte ad un rifiuto.
Colpevoli gli uomini che si macchiano di un simile comportamento; colpevoli anche le donne lo permettono e che pur angosciante dal male che le pervade le loro vite, non riescono a cancellare la speranza che il loro compagno si ravveda, possa cambiare idea, cieche di fronte al reale non riescono a estirpare l’arcana nostalgia di un sentimento autentico che hanno solo sognato.
E’così che la donna perde se stessa.
Mentre la giustizia dei tribunali e le istituzioni sono ancora remoti, non ancora compiutamente definito un nuovo contrapporsi alla tragedia del male di alcuni uomini contro le loro donne.
Giovanna Ferrante
#giornatamondialecontrolaviolenzasulledonne