Scrittore, commediografo, ritenuto padre della commedia moderna, nasce a Venezia nel 1707.
A Milano arriverà nel 1733, per sfuggire ad una mancata promessa di matrimonio. E a Milano metterà in scena al Teatro Ducale una “operina” Gli sdegni amorosi” che verrà poi pubblicata con il titolo “Il gondoliere veneziano”.
Morirà il 6 febbraio 1793 a Parigi.
Si celebrano quest’anno i 230 anni dalla morte.
A seguire un brano tratto dal mio libro Una, molte Milano.
È un breve momento dei suoi giorni milanesi assolutamente inventato, da romanzo; ma mi piace fantasticare che proprio questa nostra osteria avrebbe potuto far nascere in lui l’idea de “La locandiera”.
Una sera di fine giugno del 1733 rinfrescata da un frizzante venticello.
All’Osteria della “Cassoeula”, nell’odierno Largo Marinai d’Italia, al miglior tavolo, sono seduti un uomo e una donna. Fra di loro troneggia una bottiglia del più buon vino offerto dal locale. Davanti a ciascuno, una fondina di # fumante.
“Dovete provare questa specialità, signora: costine di maiale, musetto, piedino, cotenna, salsiccia, abbondanti verze. Anch’io la prima volta che sono venuto a Milano ho ricevuto questo battesimo. E vi assicuro che ogni volta che torno in questa città, non dimentico questo goloso appuntamento”.
“Ed è sempre qui che portate le vostre conquiste, signor Goldoni?” – gli chiede sorridendo maliziosa.
“Signora, è un’infamia! Potrei nella vita aver altrimenti occupato il mio tempo se non alla ricerca di voi, della vostra bellezza, della vostra voce? Dite, lo avrei potuto?” – la risposta del signor Goldoni è pronunciata con il medesimo sorriso e con la stessa allegra leggera ironia.
Carlo Goldoni è nel pieno di una delle sue avventure galanti; questa volta è Milano a far da cornice.
La signora in questione l’ha conosciuta durante una delle passeggiate che gli aristocratici milanesi si concedono sul far del tramonto, in quello che è attualmente Corso Venezia.
L’inchino di lui, il gesto del capo e il sorriso di lei in parte nascosto dal ventaglio, qualche parola.,Il giorno successivo l’aveva condotta sulle rive del Lambro.”
Giovanna Ferrante

Alessandro Longhi – Ritratto di Carlo Goldoni (c 1757) – Credit: wikipedia.it