Oggi, 5 Dicembre 2021, una ricorrenza importante: i 200 anni dalla morte di Carlo Porta.
Nasce a Milano il 15 giugno 1775, città nella quale vivrà tutta la sua vita, lasciata solo nel biennio 1798/1799 quando troverà un impiego a Venezia.
La madre Violante muore quando Carlo ha 10 anni; seguiranno gli anni difficili per il pessimo rapporto con il padre, che lui nominerà sempre come “Il Principale”, per volontà del quale dovrà interrompere gli studi e avvicinarsi al mondo del lavoro, che troverà appunto a Venezia.
Il ritorno a Milano lo vede riunirsi alla famiglia, il padre e i due fratelli Baldassarre e Gaspare, nella abitazione in Contrada degli Omenoni.
Il 23 agosto 1806 si sposa con Vincenzina Prevosti, figlia di un gioielliere di via Orefici, matrimonio dal quali nasceranno quattro figli. Gli sposi si trasferiranno in un appartamento in Contrada del Monte (oggi Via Montenapoleone 2).
Carlo Porta sarà prima impiegato all’Intendenza Generale delle Finanze, poi nominato cassiere generare del Monte Napoleone.
Accanto alla vita familiare e professionale, la passione per la poesia, poeta civile che interpreta i fatti della vita e l’uso del dialetto elevato a lingua letteraria “la lengua milanesa” che ne costituisce l’originalità irripetibile.
Afflitto da diversi problemi di salute, nel mese di ottobre del 1820 il quadro clinico si aggrava.
Carlo Porta muore il 5 gennaio 1821.
I funerali si svolgeranno due giorni dopo presso la parrocchia di S. Babila, l’orazione funebre tenuta da Tommaso Grossi, grande amico di tutta la vita.
Giovanna Ferrante