Celebrato, famosissimo ed altrettanto ricco il Professor Ludovico Settala.
Si devono riconoscerne le straordinarie qualità e le preziose doti umane; molto ha compiuto grazie alla sua intelligenza, al suo talento messo al servizio della medicina con assoluta dedizione.
La sua abitazione è l’elegante dimora fra il Verziere e la Chiesa di Santo Stefano, scelta prima di convolare a nozze con Angela Anna Arona gentildonna milanese.
Appena laureato si dedicherà all’insegnamento superiore, con cattedra di medicina pratica all’Università di Pavia.
Ma sarà soprattutto il “medico della peste”.
Nel 1576 si trova a fronteggiare a soli 24 anni una violenta epidemia pestilenziale. 52 anni dopo, ormai Protofisico di tutto lo Stato di Milano, nominato da Sua Maestà Filippo IV di Spagna, eccolo di nuovo affrontare la grave peste del 1630.
Ludovico Settala lascerà ai posteri ben 9 volumi da lui scritti per raccogliere e diffondere tutto il suo sapere medico.
Ma oggi è un giorno qualunque del Gennaio 1617.
Il grande medico è profondamente turbato per un vicenda che lo vede coinvolto insieme al Senatore Melzi, un malato che sembra impossibile da curare, la sua serva ed il… Demonio.
Il Senatore Melzi onorato da molti incarichi di prestigio è ormai avanti con gli anni e con figli già adulti, ma l’insolenza della natura che non si vuole arrendere si fa sentire eccome. La serva di casa Caterina è proprio bella, fresca, con lo sguardo frizzante di luce civettuola. E così una notte il nobiluomo esce dalla sua camera e sale fin sotto il tetto dove si trova la stanza di Caterina.
Per la serva c’è poco da scegliere, ben poco da controbattere, deve ubbidire.
Il Senatore Melzi dopo qualche tempo inizia ad accusare dolori di stomaco che aumentano sino a diventare intollerabili.
Nessuno dei medici interpellati, nessuna cura prescritta, riescono a restituirgli la salute.
Il Senatore, i figli, i nobili conoscenti, tutti sono convinti: è colpa della serva, quella donna è una strega.
Ha così inizio la tragedia di Caterina. Denunciata, si avvia il processo e il Senatore Melzi non aprirà bocca per scagionarla dall’accusa dei suoi stregoneschi negozi con il Demonio.
Nel corso del processo viene convocato anche l’illustre Professor Settala.
E lui, l’uomo di scienza, l’uomo dalla mente razionale, cosa dice?
“Il Signor Senatore patisce dolori di stomaco, e ogni giorno smagrisce e si consuma. Dolori stravaganti incomprensibili ai consulti, si è ora scoperto che la malattia ha origine da causa sovrannaturale causata da una strega. Io concludo che tale maleficio fu fatto ad mortem, come sogliono le streghe promettere e fare in grazia del Demonio”.
4 Marzo 1617. Giustizia fu fatta sulla Vetra, fu abbruggiata Caterina Medici denunciata per strega, la quale aveva maleficiato il Senatore Melzi.
E il Professor Settala? “Io l’avevo ben compreso che strega non era, che questa fandonia assurda non c’entrava. Dio, di cosa mi sono macchiato!” E trascorrerà i rimanenti 16 anni della sua vita cercando il riscatto da quella sua colpa testimoniale.
Il Senatore Melzi morirà per un insieme di patologie, oltre alla gastrite e alle coliche che avevano portato sul rogo Caterina.