MANTOVA
Vincenzo Gonzaga, senza figli, trentatreenne debole e molto malato, non è in grado di continuare a governare Mantova. Bisogna nominare un erede che appartenga al ramo cadetto della famiglia.
La scelta cade sul figlio di Carlo Gonzaga–Nevers, cugino del padre di Vincenzo.
E’ il giorno di Natale del 1627 quando si celebrano le nozze fra Maria Gonzaga, nipote di Vincenzo, e il giovane Gonzaga-Nevers.
Nello stesso giorno Vincenzo Gonzaga muore.
La scelta del ramo cadetto, francese, scatena la Guerra di Successione di Mantova e del Monferrato.
L’Imperatore tedesco Ferdinando II con l’alleato Re di Spagna Filippo IV, temendo che la ricca città con tutti i suoi possedimenti gli venga sottratta dai francesi, muove il proprio esercito rafforzato dai lanzichenecchi, mercenari arruolati dalle legioni tedesche al soldo dell’Imperatore.
28000 fanti e 7000 a cavallo, senza regole se non quelle della violenza, saccheggiano, uccidono, devastano i territori.
E portano fra la gente e i luoghi, il morbo sconosciuto: la peste.
Nessuna famiglia sarà immune dal flagello.
Ha sofferto, e molto, Mantova nei secoli della sua storia.
Ma ha mantenuto l’alto profilo di principale centro del Rinascimento italiano, grazie alla straordinaria eredità lasciatale dai Gonzaga; è città d’arte inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
E riuscirà sicuramente, dopo l’atroce periodo inflitto dal coronavirus, a detenere nuovamente il primo posto nella classifica di migliore città italiana per la qualità della vita e dell’ambiente.
Alla corte dei Gonzaga visse Andrea Mantegna, dal 1460 sino alla morte nel 1506.
L’artista che realizzò la “Camera degli Sposi”, lo straordinario affresco nel Castello di San Giorgio che ricopre le pareti e la volta del soffitto.
E con il pensiero alla Pasqua appena celebrata, Andrea Mantegna è l’artista che ha consegnato al mondo il “Cristo Morto”.
Con uno scorcio prospettico inaudito, con il colore grigio verdastro della desolazione e della morte, il suo genio ha fissato per sempre sulla tela l’evento assoluto della storia dell’umanità.