Roma, anno 590 d.C.
Una terribile pestilenza si è abbattuta ormai da un anno sulla città, causando infinite morti.
Papa Gregorio Magno chiede ad ogni rappresentante del clero e a tutti i cittadini romani, di partecipare ad una processione penitenziale per invocare la fine della peste (non si seguiva allora il distanziamento sociale).
Durante il percorso muoiono molti fedeli ma, ad un tratto, il Papa ha una visione: un Arcangelo è sceso dal cielo e si è fermato sopra il Mausoleo di Adriano.
E’ l’Arcangelo Michele – il Soccorritore, colui che intercede per salvare l’umanità dalle epidemie – fermo nel gesto di rinfoderare la spada.
Ha sconfitto il morbo! La peste è terminata!
Sarà Papa Gregorio a far collocare la prima statua dell’Arcangelo Michele, in legno, sopra il Mausoleo che diventerà Castel Sant’Angelo, e così sarà per sempre nominato.
Secoli dopo, nel 1753 per volere di Papa Benedetto XIV, verrà posta l’attuale statua in bronzo.