Questa settimana, ho scelto di parlarvi di Cremona.
La città si trova al centro della Pianura Padana, poco distante dal fiume Po.
E’ universalmente conosciuta come la capitale mondiale della Liuteria.
La Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, accoglie studenti provenienti da tutto il mondo.
E accanto a questa, un altro gioiello della città è lo splendido Museo del Violino.
Cremonese è Antonio Stradivari, il costruttore di violini di inarrivabile fattura.
Da poco unito in matrimonio con Francesca Ferraboschi, i due sposi inizialmente abitano in una casa nel quartiere di Sant’Agata; e sarà proprio in quel periodo che Stradivari realizza il magnifico “Clisbee”, uno dei suoi primissimi violini, strumenti ai quali riesce a dare pienezza e profondità di voce, ricchezza e potenza musicale.
Grazie al suo genio e al suo lavoro, il panorama della liuteria cittadina inizia un percorso nuovo e straordinario. E i suoi violini verranno tenuti fra le mani da Niccolò Paganini, il maggiore e il più celebrato violinista di sempre.
Stradivari costruirà anche altri strumenti a corde: viole, violoncelli, mandolini, chitarre, arpe.
Lavorerà sino agli ultimi giorni della sua lunga vita. Morirà nel 1737 a 93 anni.
Cremona città dei violini, Cremona città della musica.
Come dimenticare altri due cremonesi che con la musica hanno dato senso alla loro esistenza?
Monteverdi, il compositore che segnò la trasformazione dalla musica rinascimentale alla musica barocca.
Ponchielli, bambino prodigio che a 9 anni superò l’esame di ammissione al Conservatorio di Milano; poi otterrà l’incarico di Maestro sostituto al Teatro Concordia di Cremona e organista della Chiesa di sant’Imerio.
La Lombardia travolta dal virus maligno. Dolorosamente anche Cremona, ma la città ha in sé l’energia potente della musica. Che salva e rinnova la vita.