Ecco il mio secondo appuntamento per Neiade per la rubrica ##MILANOACASATUA
Questa settimana, la storia di Gian Galeazzo Visconti!
Sarà lui, noto per la fondazione della Veneranda Fabbrica del Duomo e per il trasporto dei marmi di Candoglia a Milano, il fautore dell’espansione territoriale unificando vastissimi domini viscontei in Lombardia, per poi conquistare gran parte del Piemonte, del Veneto, dell’Emilia, dell’Umbria.
Gli resiste la Toscana, della quale capitolano solo Pisa e Siena; infine la vittoria su Firenze, nemica irriducibile, sarà raggiunta grazie a condottieri quali Jacopo dal Verme e Facino Cane.
Nel 1402 Gian Galeazzo Visconti, artefice dell’egemonia viscontea, muore di peste nel Castello di Melegnano dove era andato a rifugiarsi, inutilmente, nel timore del contagio del morbo.
Secondo il suo desiderio scritto nel testamento, verrà sepolto nella Certosa di Pavia mentre il suo cuore verrà conservato nella Basilica di San Michele sempre a Pavia.
Il titolo e la Signoria dei territori passano al suo primogenito, il tredicenne Giovanni Maria, sotto tutela della madre, la Reggente Caterina.