LA BELLA BOLOGNINA
Che Carnevale scintillante! – (seconda puntata)
Eugenia – la bella Bolognina – è arrivata in Prefettura per il gran ballo di Carnevale su una slitta dipinta in bianco e oro trainata da un cigno dorato, la gonna dell’abito con addirittura 18 balze e una vertiginosa scollatura.
Il Principe Umberto non ha occhi che per lei; lei civetta, lo asseconda, lo avvince.
Dei pettegolezzi sussurrati nel gran salone delle feste, dietro ai ventagli dalle dame in costume e dai cavalieri mascherati, fra le coppe di spumante e i dolci della tradizione del Carnevale, Eugenia se la ride. Che le importa se è una donna sposata? E se lui ha 19 anni e lei 25?
Per i due, una notte di Carnevale assolutamente magica!
Da quel momento per Umberto la vita è in funzione della Bolognina; la copre di gioielli e per questo deve far debiti continui con il fratello Amedeo Duca d’Aosta.
Dopo poco Eugenia si stabilisce nella villa dei Litta a Vedano, adiacente alla villa di Monza residenza ufficiale del Principe Umberto; fra i due parchi verrà edificato un villino denominato “Nido d’Amore”
La relazione prosegue appassionata, ma presto si profilano “nozze per necessità dinastica”. Per le quali si fa il nome di Margherita, figlia di Ferdinando, fratello minore del Re e di Elisabetta di Sassonia. Per permettere l’unione fra cugini arriva rapidamente la dispensa papale.
Il 22 aprile 1868 è il giorno faustissimo della celebrazione del matrimonio fra Umberto e Margherita.
Questo non interrompe né modifica la storia d’amore dei due amanti. Anzi, una collana ne testimonia l’intensità: il Principe regala alla sua consorte 11 fili di perle, dono splendido, però Eugenia ne riceve una da 12 fili!
Gli anni successivi sono carichi di avvenimenti, sino a quel fatidico 29 luglio 1900.
L’attentato mortale a Re Umberto messo a segno a Monza da Gaetano Bresci.
E’ la Regina Margherita a sovrintendere l’allestimento della camera ardente, per poi rimanere sola con la salma del Re.
D’improvviso viene avvertita dell’arrivo della rivale.
E la Regina la aspetta davanti alla porta degli appartamenti privati del Re.
Le due donne non si parlano, non si guardano. Ma Margherita per qualche istante lascia sola Eugenia nella camera ardente.
Per l’addio al suo amore più grande.
Giovanna Ferrante