Carnevale Ambrosiano
Il nostro Carnevale risale al IV secolo. E lo dobbiamo al nostro Patrono Sant’Ambrogio. Infatti nella diocesi milanese, che segue il rito ambrosiano, il periodo di Carnevale si differenzia dal resto della nazione in quanto più lungo di quanto stabilito dal rito romano.
Più giorni di festa, di maschere, di coriandoli, di ghiottonerie come le chiacchiere e i tortelli.
E tutto questo perché?
Ambrogio, il Vescovo di Milano, è in pellegrinaggio lontano dalla città; desidera però essere insieme ai suoi concittadini per condividere con loro l’inizio delle ritualità della Quaresima.
Quindi chiede ai milanesi di attendere il suo ritorno, e di godere ancora per qualche giorno il giocondo periodo del Carnevale.
In un’altra versione il pellegrinaggio è sostituito da un impegno diplomatico presso la Corte Imperiale, ma la sostanza non cambia: ai milanesi il Vescovo chiede di attendere il suo rientro per iniziare i riti della Quaresima, possono quindi prolungare il periodo di Carnevale.
A coloro che abitano nella diocesi di Milano, ecco il regalo di altri giorni, dal martedì al sabato, prima di iniziare la Quaresima con la domenica delle Ceneri.
Sarà Carlo Borromeo, Vescovo dal 1566, a tentare di ridurre il Carnevale azzerando le giornate concesse da Sant’Ambrogio; ma non riuscirà a modificare la tradizione esclusiva e giocosa di Milano.
Giovanna Ferrante