S. Antonio Abate
Nel nome del Santo eremita egiziano vissuto nel III secolo dopo Cristo, si festeggia l’anno nuovo con la preghiera collettiva di speranza d’abbondanza, soprattutto nella società contadina.
Fra gli eventi liturgici e tradizionali, l’accensione dei falò che celebrano la luce, l’allungarsi delle giornate.
E soprattutto la benedizione degli animali presenti sui sagrati delle chiese: bovini, equini, caprini, animali da cortile e animali da compagnia; senza dimenticare i suini, è infatti il maiale accanto al Santo nella rappresentazione classica. “Sant’Antoni del Purscell”.
Durante quella magica notte tutti gli animali parlano e comprendono la lingua degli umani!
Sant’Antonio Abate è anche il Santo dalle facoltà taumaturgiche, che guarisce dal doloroso herpes, non a caso denominato
“Fuoco di Sant’Antonio”.
Giovanna
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