Periodo di vacanze.
Perché non regalarci una gita di un giorno alla scoperta di una località lombarda?
Quale località? Fara Gera d’Adda
Qualche accenno di storia.
Il nome definisce la sua origine longobarda, infatti fara per il popolo longobardo indicava un gruppo di famiglie legate da vincoli di parentela.
In questo territorio i Longobardi arrivarono nel VI secolo.
In particolare, Re Autari si insedierà insieme a coloro che costituivano le molteplici famiglie del suo insieme dinastico e ai membri della sua corte; la località quindi verrà nominata Fara Autarena in onore del sovrano.
Battaglie, Vincitori e vinti. L’invasione dei Franchi e la conseguente instaurazione del Sacro Romano Impero.
Intorno all’anno 1000 ci saranno scontri tra i feudatari di Fara e i milanesi che ambivano estendere il loro dominio oltre il fiume Adda. Verranno poi gli anni delle distruzioni di Federico Barbarossa, a cui seguirà nei secoli successivi la dominazione degli Sforza.
E ancora, essendo Fara nell’ambito del ducato di Milano, ne seguì il destino scandito dalle dominazioni che videro alternarsi gli spagnoli e gli austriaci; per arrivare poi al 1796 con la venuta di Napoleone.
Infine, il paese verrà inserito nel dipartimento dell’Adda, poi nel dipartimento del Serio (capoluogo Bergamo).
E il secondo nome Gera?
La gera (ghiaia) identifica i territori tra i fiumi Adda e il Serio.
Monumenti d’interesse la Basilica Autarena, il Palazzo che fu residenza dei Vescovi e oggi biblioteca comunale.
Per godere la bellezza naturale, lungo il fiume le aree che appartengono all’insieme del Parco Adda Nord.
Giovanna Ferrante