BERGAMO
Coraggiosa, tenace, forte dei propri valori.
Anno 1848. I bergamaschi uniti combattono contro le truppe al comando dell’Arciduca Sigismondo d’Austria. Insurrezione generale, furiosi combattimenti. Infine la città liberata dal nemico che fugge. Sull’onda dell’entusiasmo per la libertà riconquistata, in trecento raggiungono Milano per partecipare alle 5 Giornate e sostenere la lotta dei milanesi.
A Bergamo verrà consegnata la “Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento”, il riconoscimento per le azioni altamente patriottiche compiute dalle città italiane nel periodo del Risorgimento Nazionale.
Ma non basta.
Anno 1860.
174 cittadini appartenenti a tutte le classi sociali, si arruolano per andare ad ingrossare le file dei Mille. Daranno un importante contributo, e sarà proprio Garibaldi a insignire Bergamo del titolo “Città dei Mille”.
Questa è l’anima bergamasca, che oggi combatte la dura dolorosa battaglia contro il virus. È un nemico maligno, ma i bergamaschi – coraggiosi, tenaci, forti dei propri valori – ancora una volta non ne usciranno sconfitti.