A Como nel 1852 nasce un bambino che crescerà, studierà, e deciderà di diventare un pediatra.
Un medico appassionato della sua professione/vocazione al punto di recarsi in diverse nazioni per apprendere metodi innovativi di cura per le malattie dell’infanzia: prima a Berlino, poi a Parigi e infine a Vienna.
Tornerà in Italia con un bagaglio di conoscenze e soprattutto con la determinazione di riuscire a realizzare a Milano un ospedale come quelli che aveva visitato all’estero, dedicati solo ai bambini.
Il progetto diventa realtà nel 1899 presso la sede provvisoria che appartiene alla Congregazione di Carità in Via San Vincenzo 25.
Il quotidiano “Il Secolo” del 7 giugno 1899, così descrive la cronaca di quel giorno
“Questa mattina alla presenza delle Autorità locali e di moltissimi invitati, si è inaugurato l’Ospedale dei bambini. Un vero e proprio policlinico infantile autonomo, destinato a dar lustro a Milano, all’Italia, alla scienza pediatrica del nostro Paese.
Un’altra vittoria della filantropia cittadina, i ricchi possidenti, i nobili elargitori, le nobildonne che si sono attivate per promuovere serate di beneficienza finalizzate alla raccolta fondi”.
Due distinte attività presso l’Ospedale, secondo le convinzioni e le istruzioni del Dottor Guaita: in Ospedale si curano le malattie, l’annesso Ambulatorio invece è una scuola di igiene pediatrica per insegnar alla mamme come evitare comportamenti che potevano essere causa delle malattie stesse.
Quindi due ambiti: medicina curativa e medicina preventiva, un concetto assolutamente moderno e innovativo.
9 dicembre 1906. Si inaugura la nuova sede dell’Ospedale dei Bambini in Via Castelvetro 32, nella stessa area dove tuttora sorge l’Ospedale.
La parola al Dottor Raimondo Guaita, orgoglioso della sede propria e definitiva dell’Ospedale:
“L’Ospedale dei Bambini è un fatto compiuto. Una gemma nuova, delle altre più preziosa, in quanto mira esclusivamente a proteggere il bambino malato.
Moltissimi hanno collaborato al successo dell’iniziativa. Dai generosi benefattori ai membri del Consiglio, ai dirigenti sanitari, alle suore encomiabili per l’abnegazione esemplare nell’assistenza ai piccoli.”
Lungo il cammino dell’Ospedale arriverà poi Vittore Buzzi che nel 1899, anno di inaugurazione della prima sede del policlinico per l’infanzia, aveva 4 anni.
Commerciante di prodotti coloniali e fondatore della fabbrica “Alba d’Oro”, per la fabbricazione e il commercio di cioccolato, cacao, caramelle, confetture, biscotti, una fabbrica che sembra il regno fatato per i bambini.
E proprio all’Ospedale dei Bambini nel 1967 dedicherà una importante parte del suo cospicuo patrimonio, che nello stesso anno verrà a lui dedicato.
Senza dimenticare che dopo aver conclusa la propria attività imprenditoriale, da autentico milanese entusiasta della sua città si sarebbe dedicato alla stesura del volume ” Le vie di Milano. Dizionario di toponomastica milanese”, curato dal figlio Claudio e pubblicato da Hoepli.