IL BAGNO DI DIANA (Prima Puntata)
C’erano solo ortaglie nell’area di Porta Orientale.
Poi, in quel 1842, ecco sorgere e poi inaugurare con risonanza uno “Stabilimento per la Scuola di Nuoto”, la prima scuola di nuoto aperta a Milano su progetto dell’architetto Andrea Pizzala, che realizzò dieci anni prima la Galleria De Cristoforis e poi innalzerà il Grand Hotel et de Milan.
Lo stabilimento denominato “Il Bagno di Diana” si estendeva fra viale Piave, via Nino Bixio, via Sirtori, via Mascagni; una vasca lunga 100 mt e larga 25 mt, 84 camerini da bagno a disposizione dei frequentatori, spazi per gli esercizi ginnici, sale da scherma, tiro al bersaglio, un ristorante, un caffè, un ampio giardino: un’ennesima meraviglia in città!
L’acqua che alimentava la piscina del Bagno di Diana era quella della roggia della Gerenzana, roggia alimentata dalla Martesana, con lo sviluppo al di sotto dell’attuale via Tonale.
Attività costante al Bagno di Diana, moltissimi gli atletici frequentatori della piscina così come degli altri spazi sportivi, senza dimenticare i milanesi benestanti assidui fra i tavoli del ristorante e i tavolini del caffè.
E poi nel 1900 per Il Bagno di Diana – e per la città – un importante evento: con grande risonanza verrà ospitato il primo Campionato italiano di tuffi.
Dalla costruzione sono trascorsi oltre sei decenni, quando viene deciso di eliminare lo Stabilimento per far posto ad un complesso che avrebbe di molto valorizzato tutta l’area di corso di Porta Orientale (attuale corso Venezia).
E’ dal 1800 che dalla Germania si è cominciata a diffondere la moda dei Kursaal: strutture turistiche in grado di offrire nell’insieme albergo, ristorante, intrattenimenti mondani, teatro, sale da gioco.
Ecco la decisione che porta alla costituzione della “Società Anonima Diana Kursaal” che acquisterà il Bagno di Diana e con l’impegno particolare del presidente, il Cavalier Paolo Ingegnoli, facoltoso imprenditore e collezionista d’arte milanese, si darà il via al nuovo progetto che sostituirà lo Stabilimento preesistente.
Al suo posto un elegante edificio di lusso in stile Liberty, sfarzosi gli interni che racchiudono un hotel, un ristorante, un teatro, e un’area per il gioco della pelota.
A causa della valutazione di cattiva qualità delle acque della roggia Gerenzana si decide, contrariamente a quanto previsto dal progetto, di non mantenere la piscina.
E’ il 1 ottobre 1908. L’opera è compiuta. Si inaugura il Kursaal Diana.
Addio al Bagno di Diana!
Giovanna Ferrante