Milano 1872. L’ingegner Giovanni Battista Pirelli fonda la sua società e costruisce il primo opificio in quella che oggi è via Fabio Filzi, costituito da due edifici – uno, lo stabilimento vero e proprio per la lavorazione, l’altro quale sede degli uffici e del negozio.
La Pirelli & C. attraversa anni di crescita eccezionale grazie alla produzione di articoli considerati avanzatissimi; l’azienda costruirà quindi un nuovo stabilimento in zona Bicocca, affiancata da un villino che diventerà sede di rappresentanza.
Arrivano poi gli anni del Pirellone. Il grattacielo venne costruito fra il 1956 e il 1960, secondo un progetto elaborato da un gruppo di architetti capitanati da Gio Ponti che ne seguirà anche tutte le fasi della costruzione. Opera architettonica di grande fascino, considerato un capolavoro appartenente alla corrente del razionalismo italiano: 127 metri di altezza, 31 piani progettati per ospitare gli uffici della Pirelli nell’area del sito industriale dismesso, gli stabilimenti del Gruppo distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
E’ uno degli edifici in calcestruzzo armato più imponenti. All’epoca della sua costruzione era il più alto d’Europa e il terzo al mondo. E per circa 50 anni manterrà il primato del più alto edificio di Milano.
La tragedia
E’ un giorno come tanti quel 18 aprile 2002. Ma la normalità delle ore viene spazzata via drammaticamente quando un aereo da turismo si schianta contro il 26° piano, che accoglie quello che verrà intitolato “Luogo della Memoria”. Una tremenda collisione che sventra due piani e uccide tre persone: il pilota e due dipendenti di Regione Lombardia, che aveva acquistato l’edificio nel 1977 per farne la propria sede. Dopo il completo restauro, nel 2005 è stato riaperto ed è diventato la sede del Consiglio regionale della Lombardia.
La Mostra
Dal 30 giugno al 30 novembre 2021 la Mostra
“Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia”
Uno straordinario patrimonio di fotografie, filmati di repertorio, testimonianze, materiali degli archivi.
Da non perdere
Per prenotare la visita
urp@consiglio.regione.lombardia.it
Giovanna Ferrante