DINA GALLI
“la Dina”, come la chiamano tutti – familiari colleghi pubblico – inizia da bambina a calcare le tavole del palcoscenico, naturalmente in piccoli ruoli, accanto alla madre caratterista in una piccola Compagnia teatrale.
Nel 1890 le arriverà la scrittura di Edoardo Ferravilla, il grande acclamato attore dialettale milanese.
Si apre per lei un decennio di soddisfazioni e di crescita artistica sostenuta dal talento di istintiva attrice comica.
Nel 1900 sarà attrice giovane nella Compagnia Talli-Gramatica-Calabresi, accanto a Ruggero Ruggieri agli esordi.
Il successo per la Dina arriva con l’interpretazione di “La dame de chez Maxim” di Feydeau, ruolo rifiutato da Irma Gramatica; l’interpretazione brillante, maliziosa, ironica, segna la sua affermazione. Diventerà l’incarnazione di tanti personaggi femminili frivoli e piccanti ma con innata eleganza, senza alcuna volgarità.
Nel 1907 con il suo compagno Amerigo Guasti anch’egli attore, forma una sua Compagnia. Molti i successi grazie alla messa in scena di un repertorio leggero che le è congeniale, e anche per la presenza di celebri attori del momento (Antonio Gandusio, Nino Besozzi, Paola Pezzaglia, Enrico Viarisio).
Seguiranno poi i suoi trionfi, che ancor più la vedono acclamata da pubblico e critica, protagonista di due importanti testi di Dario Niccodemi “La maestrina” e “Scampolo”.
Con “Felicita Colombo” dà vita ad una straordinaria prova in dialetto milanese.
Seguirà nel secondo dopoguerra ”Arsenico e vecchi merletti” di lieve comicità.
Sarà anche attrice cinematografica interpretando diversi film.
Entusiasta di ogni nuova esperienza, salirà a bordo di un biplano nel 1910 “Quando si è ritornati giù non si ha nessuna impressione da riferire, si ha invece una voglia matta di tornare in alto!”
Dina Galli e Amerigo Guasti saranno fra i sopravvissuti della strage al Diana.
È la sera del 21 marzo 1921, in programma l’ultima replica de “La Mazurka Blu” di Lehar. Si annuncia l’inizio dello spettacolo, il pubblico prende posto e proprio in quel momento la bomba esplode. L’attentato dinamitardo avrà un bilancio pesantissimo: 21 morti e 80 feriti.
Dina Galli nata a Milano nel 1877, muore il 4 marzo 1951.
Verrà ricordata come una delle espressioni più alte della comicità.
La sua tomba è al Monumentale.
Giovanna Ferrante