Giovanni Testori
A TEATRO CON GIOVANNI TESTORI
REGREDIOR in scena all’OutOff
Novate, 12 maggio 1923.
Nasce Giovanni Testori.
Il padre Edoardo è di Sormano, la madre Lina di Lasnigo.
Località elettive della sua anima; sarà poi Milano il luogo elettivo delle sue opere, la narrativa, il teatro.
Dopo gli studi seguiranno le stagioni delle riflessioni che lo porteranno ad incontrare il suo destino.
Quello di narratore, poeta, drammaturgo, pittore, importante protagonista della scena culturale italiana del ‘900.
Come? Lo specifica in un suo scritto, proprio a presentazione del suo lavoro d’artista.
“Non arte o letteratura estetica e intellettuale, ma la parola che privilegia il corpo a corpo con la realtà. La vita, l’avventura umana degli umili, dei deboli, dei reietti, degli irreparabili.
Un viaggio esistenziale fra bestemmia e pietà!”
Il suo è il Teatro di Parola, della grandezza della parola che provoca e serve a risvegliare le coscienze.
“Quello che desidero è che la parola si incorpori talmente negli attori da essere con loro e in loro”
Un’esperienza di forte intensità che si prova assistendo allo spettacolo REGREDIOR prodotto e messo in scena dal Teatro OutOff – repliche sino al 2 Aprile.
Drammaturgia, regia e straordinaria interpretazione di Roberto Trifirò che incarna Torquato fra parole fatte di carne e movimenti che descrivono la fisicità di una vita brutalmente condannata. Torquato il senzatetto che vive fra follia e ricordi, violente vicissitudini che lo vedono vittima del disinteresse della società e della violenza di coloro che lo massacreranno di botte sino ad ucciderlo, così che la società perbene che vive nella grande città non si debba più confrontare con la sua squallida esistenza.
Lo spiega Roberto Trifirò
“Testori scrive con il sangue, il grido o il canto quando cadono sul bianco della pagina risuonano, hanno il peso di un sasso. Per Testori scrivere significa lacerarsi, far sanguinare la propria carne; il teatro, tolti tutti gli addobbi e tutte le malie, non deve far altro che ascoltare queste macchie di sangue”
Giovanni Testori muore a Milano il 16 Marzo 1993, dopo aver terminano la stesura di REGREDIOR nella sua camera d’ospedale.
Uno spettacolo da non perdere, una occasione preziosa per conoscere un testo rimasto a lungo inedito e mai rappresentato a teatro.
Giovanna Ferrante