MIRALAGO
VIVAI, UN LAGHETTO E SALONI PER LE FESTE 15 anni di splendida vita di società.
Il protagonista di questa storia è Francesco Ingegnoli, originario di Sesto Calende, al quale faranno seguito i suoi eredi.
Il fondatore si trasferirà a Milano nel 1789, acquistando diversi ettari di campagna in quell’area della città che oggi riconosciamo in corso Buenos Aires e Piazza Duca d’Aosta.
L’intento iniziale fu quello di creare vivai per la coltivazione di piante ornamentali e da frutto.
Passa un secolo, siamo nel 1884, i tre fratelli Francesco, Vittorio e Paolo, trasformano l’attività vivaistica nella Fratelli Ingegnoli Snc, che rappresenterà uno dei primi stabilimenti agro-botanici europei.
Nei primi del Novecento, l’attività Ingegnoli verrà trasferita nel Comune di Lambrate in una vasta area impreziosita da tre laghetti artificiali; uno dei quali era nell’area individuabile tra piazza Monte Titano e piazza Udine.
Proprio qui prese corpo l’idea di un parco privato con servizi vari, aperto al pubblico tutto l’anno, da creare sulla sponda sud di questo laghetto.
Ed ecco la realizzazione di Miralago!
Un lungo viale di palme, un tappeto di fiori di mille varietà, un giardino di rose, vialetti con statue e una fontana monumentale. Oltre a sale per le feste, un elegante ristorante con salone e un’ampia terrazza con pergolato. Un bar, una birreria, una pista da ballo in mezzo al verde, e un solarium. C’era anche un pontile con barche a noleggio, per poter fare il giro del lago. Senza dimenticare sette campi per il piacere di giocare a tennis. Quando venne aperto al pubblico, nel 1928, Lambrate era già un quartiere di Milano e Miralago rappresentava l’unica struttura di ricreazione per la città – l’Idroscalo sarebbe stato inaugurato nel 1930 e il Lido nel 1931.
La bellezza sconfitta dall’orrore.
I drammatici eventi della seconda guerra mondiale imposero nel maggio del 1944 la chiusura del Miralago. Dopo la Liberazione si seppe che durante l’occupazione nazista nel laghetto venivano gettati i corpi di partigiani e oppositori trucidati per rappresaglia. Ricevuta questa notizia la società Ingegnoli provvederà a far prosciugare il laghetto, così dopo quindici anni di attività, quel meraviglioso angolo di Milano verrà cancellato per sempre.
Giovanna Ferrante
Credit photo: https://blog.urbanfile.org